
L’incontinenza maschile è un problema comune?
Sì, l’icontinenza maschile urinaria è molto più frequente di quanto si pensi. Sebbene si parli meno di incontinenza urinaria nell’uomo rispetto alla donna, il problema colpisce un’ampia fascia della popolazione maschile, in particolare dopo i 50 anni. Secondo dati della Società Italiana di Urologia, circa il 5-15% degli uomini sopra i 60 anni sperimenta episodi di incontinenza urinaria, e la prevalenza sale fino al 30-40% dopo interventi alla prostata, come la prostatectomia radicale.
L’incontinenza urinaria nell’uomo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita: ansia, depressione, limitazione delle attività quotidiane e isolamento sociale sono effetti collaterali comuni. Non si tratta quindi solo di un disturbo fisico, ma anche psicologico ed emotivo.
Quali sono le principali cause dell’incontinenza urinaria nell’uomo?
Le cause dell’incontinenza possono essere molteplici e spesso interconnesse. Ecco un elenco delle principali:
- Interventi chirurgici alla prostata, in particolare prostatectomia radicale per tumore prostatic
- Iperplasia prostatica benigna (IPB) che può alterare il normale svuotamento vescicale
- Invecchiamento, che comporta una fisiologica riduzione del tono muscolare, compreso quello del pavimento pelvico
- Patologie neurologiche (come Parkinson, sclerosi multipla, ictus) che interferiscono con il controllo vescicale
- Traumi spinali o pelvici
- Uso prolungato di cateteri vescicali, che può indebolire i meccanismi di controllo
- Obesità, che aumenta la pressione sull’addome e sulla vescica
- Tosse cronica o stipsi, che aumentano la pressione addominale ripetutamente
- Stili di vita scorretti, come abuso di caffeina, alcol e fumo
Che tipi di incontinenza urinaria esistono nell’uomo?
È importante distinguere tra le diverse forme di incontinenza urinaria per poter definire un trattamento efficace:
- Incontinenza da sforzo: perdita involontaria di urina durante attività come tossire, sollevare pesi o ridere.
- Incontinenza da urgenza: necessità improvvisa e impellente di urinare, con difficoltà a trattenere l’urina.
- Incontinenza mista: combinazione dei due tipi precedenti.
- Gocciolamento post-minzionale: perdita di qualche goccia dopo aver urinato.
- Incontinenza da rigurgito: causata da svuotamento incompleto della vescica.
Come può aiutare la fisioterapia del pavimento pelvico?
La fisioterapia del pavimento pelvico è uno strumento fondamentale nella gestione dell’incontinenza urinaria maschile, sia in fase post-chirurgica che nei casi non legati a interventi.
Gli obiettivi principali della riabilitazione sono:
- Rinforzare i muscoli del pavimento pelvico.
- Migliorare il controllo vescicale e lo svuotamento.
- Educare il paziente alla consapevolezza muscolare e alla gestione degli stimoli minzionali.
- Ridurre il ricorso a dispositivi assorbenti o farmacologici.
Un programma riabilitativo efficace include:
- Valutazione iniziale: anamnesi, valutazione funzionale del pavimento pelvico, uso eventuale di elettromiografia o biofeedback.
- Esercizi personalizzati, per aumentare la forza e la resistenza muscolare
- Rieducazione comportamentale: modifiche allo stile di vita, alla dieta, gestione degli stimoli.
Quando iniziare la riabilitazione pelvica dopo la prostatectomia?
L’ideale è iniziare la riabilitazione del pavimento pelvico prima dell’intervento (riabilitazione pre-operatoria) per preparare il paziente al controllo del pavimento pelvico. Dopo l’intervento, si può iniziare entro 2-4 settimane, in base alle indicazioni del chirurgo.
I pazienti che seguono un programma di riabilitazione precoce recuperano più velocemente la continenza rispetto a quelli che non lo fanno.
L’aderenza al programma domiciliare è fondamentale: esercizi brevi ma costanti, anche 2-3 volte al giorno, portano a risultati migliori.
Che ruolo ha il team multiprofessionale nella riabilitazione?
Il successo della riabilitazione non dipende solo dal fisioterapista, ma da un approccio integrato che coinvolge:
- Urologo: fondamentale per la diagnosi, la prescrizione e il follow-up clinico. Collabora con il fisioterapista per monitorare i risultati e valutare la necessità di farmaci o interventi.
- Andrologo: spesso coinvolto nei casi post-chirurgici o con comorbidità sessuali. Il pavimento pelvico ha un ruolo anche nella funzione erettile, per cui la riabilitazione può migliorare anche la qualità sessuale.
- Dietista: per gestire peso corporeo, alimentazione e idratazione, che influenzano la funzione vescicale.
Presso centri come Polo Salute Lucca, questo tipo di collaborazione interdisciplinare è alla base del percorso terapeutico personalizzato.
Perché è importante parlarne apertamente?
Perché rompere il tabù dell’incontinenza urinaria maschile significa aiutare tanti uomini a cercare soluzioni e a migliorare concretamente la propria qualità di vita. L’incontinenza non è una condanna, ma una condizione che si può trattare con successo, soprattutto se affrontata in modo precoce e con professionisti qualificati.

Presso il Polo Salute Lucca, i percorsi di riabilitazione del pavimento pelvico sono pensati per essere discreti e personalizzati validati. Nessun uomo deve convivere con questo problema in silenzio. Contatta ora Polo Salute Lucca, possiamo aiutarti!