Cenni di anatomia
La colonna vertebrale lombare, o rachide lombare, è la parte della colonna che si trova tra la zona dorsale e il sacro. È composta da 5 vertebre, da L1 a L5, che si distinguono dalle altre per il maggior volume del corpo vertebrale e per la forma appiattita e quadrata del processo spinoso.
L’insieme delle vertebre e dei dischi forma la lordosi lombare, una delle curve fisiologiche della colonna vertebrale, che contribuisce ad ammortizzare il carico che grava su questa parte del rachide.
Cosa succede in presenza di artrosi
Con il termine artrosi ci si riferisce a una patologia degenerativa che colpisce l’articolazione. Inizialmente s’instaura una sofferenza della cartilagine articolare, con graduale assottigliamento e perdita del tessuto cartilagineo stesso, che comporta la successiva degenerazione della porzione di osso sottostante, l’osso sub-condrale.
Si possono venire a creare deformazioni come gli osteofiti, piccole escrescenze ossee che rappresentano il tentativo del nostro corpo di ri-aumentare la superficie articolare.
Il danno ai tessuti e l’eventuale presenza degli osteofiti, provocano dolore localizzato all’articolazione colpita.
È possibile classificare l’artrosi in:
- Primaria o idiopatica, causata da fattori genetici
- Secondaria, successivamente a traumi o interventi
- Localizzata, se colpisce una sola articolazione
- Generalizzata, se coinvolge diverse articolazioni
Si presenta con dolore sordo e limitazione funzionale, e colpisce più frequentemente persone con più di 55 anni, ma non ne sono esenti anche persone più giovani, specie in seguito a traumi o interventi chirurgici.
Differenza tra artrosi e artrite
Artrosi e artrite vengono spesso confuse ma, pur essendo entrambe malattie reumatiche, sono patologie ben distinte.
- L’artrosi è il disturbo più comune tra i pazienti reumatici, si calcola che in Italia ne soffra, circa il 12% della popolazione e il 50% delle persone con più di 60 anni. È una malattia cronica, degenerativa e progressiva, che può colpire una o più articolazioni, più frequentemente quelle sottoposte al carico come anca, ginocchio, colonna vertebrale, mani. Non è una malattia infiammatoria ma è connessa all’usura delle cartilagini, per cui ne sono maggiormente colpiti gli uomini dopo i 40 anni e le donne sopra i 55 anni.
- L’artrite è invece una malattia infiammatoria di origine autoimmune che può colpire pazienti di ogni età, con origine degenerativa, settica, infiammatoria o metabolica. Si presenta con dolore, gonfiore, arrossamento e funzionalità limitata dell’articolazione colpita. Tra le artriti più comuni ritroviamo l’artrite reumatoide, l’artite psoriasica, il lupus eritematoso sistemico, la spondilite e la vasculite.
Cause e fattori di rischio
Attualmente, le cause dell’artrosi sono sconosciute, ma vi sono dei fattori di rischio che, singolarmente o in concomitanza, possono favorirne l’insorgenza:
- Età
- Ereditarietà
- Malformazioni congenite
- Traumi
- Sovrappeso e obesità
- Sovraccarico funzionale (lavoro/sport)
- Presenza di altre malattie reumatiche o circolatorie
Sintomi dell’artrosi lombare
I sintomi si manifestano gradualmente, come graduale è il progredire della patologia, con dolore sordo, limitazione funzionale della zona interessata e rigidità mattutina.
Il dolore è percepito come interno all’articolazione, una lombalgia spesso associata a dolore nella zona dei glutei o lungo gli arti inferiori, a causa degli eventuali osteofiti che possono comprimere le radici nervose.
Diagnosi
Durante la visita medica, lo specialista indagherà i sintomi, l’anamnesi del paziente, e condurrà un esame fisico, prescrivendo, se necessario, accertamenti diagnostici.
Per la diagnosi e la stadiazione dell’artrosi ci si avvale delle radiografie, anche in più proiezioni, mentre la risonanza magnetica permette di evidenziare la presenza di artrosi anche precoce.
Trattamento dell’artrosi lombare
La fisioterapia, grazie a una combinazione di terapie manuali, strumentali ed esercizio terapeutico, mira a ridurre il dolore e l’infiammazione, recuperare la funzionalità quotidiana e rallentare il processo di degenerazione articolare.
Lo svolgimento di esercizi progressivi di rinforzo e mobilità, da personalizzare in relazione alle esigenze e condizioni del paziente, è fondamentale per mantenere in salute le articolazioni e ridurre i sintomi dell’artrosi. La terapia posturale può migliorare e risolvere eventuali conflitti meccanici, che possono determinare l’insorgenza della malattia. Le terapie strumentali a disposizione sono diverse: tecarterapia, laserterapia, ultrasuoni a bassa frequenza e terapie a campi magnetici pulsati (Pulsed Signal Therapy) possono diminuire l’infiammazione presente e dare rapidamente sollievo dal dolore.
Inoltre, ci si può avvalere di un intervento multidisciplinare che comprenda la terapia medica con farmaci analgesici, la riduzione del sovrappeso corporeo, la correzioni delle alterazioni metaboliche e l’adozione di ortesi e ausili.