La spalla è una delle articolazioni più complesse e mobili del corpo umano, ma anche una delle più vulnerabili a lesioni e disfunzioni: l’uso dei tutori è fondamentale per garantire una corretta immobilizzazione e per favorire il recupero funzionale.
Cos’è la spalla?
La spalla è un’articolazione complessa, il cui movimento è supportato da un insieme di muscoli, tendini e legamenti che permettono una vasta gamma di azioni. Tra le patologie più comuni della spalla ci sono le lesioni della cuffia dei rotatori, le borsiti, le lussazioni e le fratture: problemi che possono compromettere la funzionalità dell’articolazione e ridurre significativamente la qualità della vita.
Che differenza c’è tra tutori in adduzione e tutori in abduzione?
I tutori per la spalla possono essere suddivisi principalmente in due categorie: quelli che favoriscono l’adduzione e quelli che favoriscono l’abduzione. La scelta del tipo di tutore dipende dal tipo di patologia, dalla fase della riabilitazione e dalle indicazioni del medico.
- Tutori in adduzione: questi tutori sono progettati per tenere la spalla in una posizione di leggera adduzione, cioè più vicina al corpo. Vengono utilizzati in caso di lesioni o interventi chirurgici che richiedono una riduzione del movimento della spalla, come dopo una lussazione. Questo tipo di tutore aiuta a prevenire movimenti indesiderati e favorisce la guarigione del tessuto lesionato.
- Tutori in abduzione: i tutori in abduzione mantengono la spalla in una posizione più aperta, con l’articolazione leggermente ruotata verso l’esterno. Vengono utilizzati soprattutto dopo interventi chirurgici come la riparazione della cuffia dei rotatori o per gestire lesioni che richiedono un allungamento controllato dei muscoli e tendini, favorendo la mobilizzazione dell’articolazione e prevenendo l’atrofia muscolare.
Quando utilizzare un tutore per la spalla?
L’utilizzo di un tutore dipende dalla specifica patologia e dalla fase di recupero. Generalmente, un tutore viene prescritto nelle seguenti situazioni:
- Lesioni acute e traumi: in caso di lesioni traumatiche, come una lussazione della spalla o una distorsione, un tutore è fondamentale per immobilizzare l’articolazione durante la fase iniziale di guarigione. Questo riduce il rischio di ulteriori danni e permette ai tessuti di cicatrizzare correttamente.
- Post-intervento chirurgico: Dopo un intervento chirurgico alla spalla, come la riparazione della cuffia dei rotatori o la stabilizzazione della spalla, è fondamentale l’uso di un tutore per limitare i movimenti e proteggere l’articolazione durante la guarigione. La durata dell’utilizzo varia in base al tipo di intervento, ma solitamente si utilizza per diverse settimane.
Quali sono le tempistiche di utilizzo di un tutore per la spalla?
Le tempistiche di utilizzo di un tutore per la spalla dipendono dalla gravità della patologia e dalla risposta del paziente al trattamento. In generale, i tutori vengono utilizzati per:
- fase acuta (0-3 settimane): durante le prime fasi di recupero, il tutore può essere necessario per immobilizzare completamente la spalla e ridurre il dolore e l’infiammazione.
- fase sub-acuta (3-6 settimane): In questa fase, si può ridurre gradualmente l’uso del tutore mentre si inizia a reintrodurre movimenti leggeri sotto la supervisione del fisioterapista.
- fase di recupero avanzato (6 settimane – 3 mesi): In questa fase, il tutore viene utilizzato solo per attività specifiche o come supporto nei movimenti che potrebbero causare un affaticamento eccessivo della spalla.
Perché la fisioterapia è fondamentale nel recupero della spalla?
Anche se il tutore è essenziale per proteggere e stabilizzare l’articolazione della spalla durante la fase acuta di guarigione, la fisioterapia gioca un ruolo cruciale nel recupero della funzionalità e della forza muscolare a lungo termine.
La fisioterapia ha diversi obiettivi:
- Recupero della mobilità: dopo un periodo di immobilizzazione, è fondamentale lavorare sul recupero dei movimenti completi dell’articolazione. La fisioterapia aiuta a ripristinare la flessibilità e la coordinazione dei muscoli della spalla.
- Rinforzo muscolare: una spalla non utilizzata perde forza muscolare. Esercizi di rinforzo specifici, sotto la guida di un fisioterapista, sono fondamentali per prevenire l’atrofia e per ripristinare la stabilità dell’articolazione.
- Prevenzione di recidive: la fisioterapia aiuta a migliorare l’equilibrio muscolare, riducendo il rischio di ulteriori lesioni. Gli esercizi mirati permettono di correggere eventuali disfunzioni biomeccaniche e prevenire sovraccarichi futuri.
Il recupero da una patologia della spalla o da un intervento chirurgico richiede un approccio integrato, che può includere l’uso di tutori per favorire l’immobilizzazione iniziale e la protezione dell’articolazione, seguiti da un percorso di fisioterapia per ripristinare la funzionalità e la forza muscolare. Se hai dubbi o hai bisogno di un consulto personalizzato, non esitare a contattare Polo Salute Lucca!

