La nevralgia del trigemino è un disturbo neuropatico che causa un forte dolore facciale, dovuto a un’alterazione del V nervo cranico. Si stima che ne soffra una persona ogni 10.000, soprattutto donne, ed è più comune dopo i 40 anni.
Cenni di anatomia
Il nervo trigemino origina dal tronco cerebrale, con fibre sia sensitive che motorie. Presente su entrambi i lati del viso, si divide in tre branche:
- ramo oftalmico – innerva la parte superiore del volto, compreso l’occhio
- ramo mascellare – innerva guancia, mascella e cavità buccale
- ramo mandibolare – innerva mandibola, bocca, lingua e contribuisce alla deglutizione
Da cosa è causata?
Talvolta non è possibile risalire ad una causa specifica, e si parla di nevralgia idiopatica o primaria.
La nevralgia secondaria è invece legata alla presenza di altri fattori, come la compressione del nervo stesso con conseguente alterazione del flusso assoplasmico e danno alla guaina mielinica, o malattie:
- vascolari, come un’anomalia dei vasi sanguigni
- tumorali, come neoplasie del nervo acustico
- neuro-degenerative, come la sclerosi mulipla
- infettive, come un’infezione da Herpes Zoster
Quali sono i sintomi
La nevralgia del trigemino è solitamente caratterizzata da dolori lancinanti e intermittenti in aree specifiche del volto, solitamente da un solo lato. Le fitte si presentano come una scossa elettrica di durata variabile (da alcuni secondi a qualche minuto), e si possono ripetere più volte al giorno, per periodi continuativi intervallati da giorni/settimane di remissione.
Sono coinvolte soprattutto le zone di fronte, occhio, zigomo e guancia fino al mento, in alcuni casi può essere presente un bruciore o essere associato un formicolio o una sensazione di intorpidimento.
Viene spesso confusa con la cefalea a grappolo, per questo è necessario rivolgersi a un neurologo che si baserà su anamnesi, esame obiettivo ed eventuale prescrizione di sottoporsi a una risonanza magnetica per escludere altre patologie.
Ci sono gesti o attività che scatenano il dolore?
Esistono delle attività della vita quotidiana che possono scatenare o acuire la sintomatologia, a causa delle stimolazioni nella zona o dei movimenti compiuti dalle articolazioni adiacenti:
- sbadigliare
- masticare
- truccarsi, struccarsi o farsi la barba
- lavarsi i denti
- caldo/freddo improvviso (per cibi o bevande o condizioni metereologiche)
Come si cura?
Spesso la nevralgia del trigemino viene trattata con farmaci anticonvulsivanti, che però hanno numerosi effetti collaterali (nausea, vertigini, stanchezza..), o vengono utilizzati miorilassanti, antidepressivi e, più raramente, antidolorifici.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati anche approcci fisioterapici, privi di effetti collaterali e non invasivi:
- la radiofrequenza pulsata, una particolare emissione ad impulsi che consente un effetto analgesico e la riduzione di infiammazione ed edema, quando presenti
- la neuromodulazione, una terapia indolore specifica per il nervo, grazie alla quale è possibile intervenire sulla qualità tissutale, sul flusso assoplasmico e sul microcircolo attraverso impulsi di varie frequenze, applicati attraverso elettrodi cutanei
Nei casi più gravi è previsto l’intervento chirurgico con una decompressione o una lesione del nervo, per interrompere gli stimoli dolorosi.