Cenni di anatomia

La cuffia dei rotatori è un gruppo di quattro tendini e relativi muscoli che dalla scapola si inseriscono sull’omero, stabilizzando e consentondo il movimento dell’articolazione della spalla:

  • sovraspinoso
  • sottospinato
  • piccolo rotondo
  • sottoscapolare

Da cosa è provocata la tendinopatia della cuffia dei rotatori?

Le cause più comuni includono:

  • invecchiamento
  • lesioni traumatiche
  • over-use
  • posture scorrette
  • condizioni anatomiche predisponenti

L’usura dei tendini può anche derivare da attività sportive e/o lavorative che coinvolgono movimenti ripetitivi della spalla oltre i 90° di elevazione. 

In caso di lesione massive di può presentare un quadro di semi-paralisi dell’arto.

 

Quali sono i sintomi tipici?

La tendinopatia della cuffia si manifesta principalmente con dolore alla spalla antero-laterale, specialmente durante il sollevamento o il movimento del braccio, debolezza muscolare e difficoltà nell’eseguire determinati movimenti della vita quotidiana. Talvolta è possibile percepire un suono di scrocchio o crepitii durante il movimento.

Come si tratta?

Il trattamento fisioterapico può includere esercizi di rinforzo specifici, terapia manuale, tecniche di rieducazione posturale, associate a terapie strumentali e conservative. La fisioterapia mira a migliorare la mobilità articolare, ridurre l’infiammazione, aumentare la forza e quindi la capacità di carico della spalla. 

In fase acuta è richiesto un approccio mirato a ridurre il dolore grazie all’utilizzo di terapie fisiche strumentali: la tecarterapia, la neuromodulazione e la laserterapia possono essere utilizzate per accelerare il processo di guarigione, attraverso l’aumento del flusso sanguigno e la riduzione dell’infiammazione. Gli esercizi terapeutici sono orientati al controllo del dolore, al mantenimento della mobilità articolare e sulla correzione di eventuali squilibri muscolari. Inoltre, l’utilizzo di tecniche di raffreddamento come la crioterapia può contribuire a ridurre l’infiammazione locale.

La terapia manuale, inclusa la mobilizzazione articolare, le tecniche articolari e il trattamento dei tessuti molli, può essere implementata per migliorare la mobilità e ridurre la tensione muscolare circostante.

Nella fase post-acuta, l’obiettivo della fisioterapia è promuovere la guarigione completa, ripristinare la forza muscolare e migliorare la stabilità articolare. Gli esercizi terapeutici diventano più intensivi, focalizzandosi sul rinforzo graduale, con esercizi di resistenza progressiva utilizzando fasce elastiche o pesi leggeri per migliorare la forza e la resistenza muscolare. Gli esercizi di stretching e di rinforzo eccentrico diventano parte integrante del programma per evitare la ricomparsa dei sintomi. La terapia manuale continua a essere un componente essenziale, con tecniche di mobilizzazione articolare mirate a ottimizzare la mobilità articolare. Le terapie fisiche strumentali possono essere mantenuti per sostenere il flusso sanguigno.  

Inoltre, l’educazione del paziente svolge un ruolo cruciale, fornendo informazioni sulla gestione a lungo termine e sulla prevenzione di ricadute.

È possibile prevenire la tendinopatia della cuffia dei rotatori?

La prevenzione coinvolge l’educazione del paziente circa l’ergonomia posturale e le corrette tecniche di sollevamento di pesi, il mantenimento di una buona postura e il mantenimento della muscolatura stabilizzatrice della spalla con esercizi mirati.

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