Anatomia dell’Articolazione Temporomandibolare

L’articolazione temporomandibolare (ATM) è un’articolazione altamente mobile che consente movimenti complessi ed è responsabile dei movimenti di apertura e chiusura della bocca, elevazione, depressione, protusione, retrusione e movimenti laterali della mandibola. 

È composta dal processo condiloideo dell’osso mandibolare e la fossa mandibolare dell’osso temporale, ed è innervata dal nervo trigemino.

Qual è la correlazione tra i disturbi dell’ATM e la cefalea? 

La sua complessità anatomica rende l’ATM suscettibile di vari disturbi muscolo scheletrici, con ripercussioni sul rachide cervicale e sulla postura, per gli atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale.. Disfunzioni muscolari o articolari dell’ATM possono influenzare le strutture del viso, del collo e del rachide, per l’attivazione di meccanismi neurovascolari, muscolari e coinvolgimento del nervo trigeminale, con lo sviluppo di tensione e dolore.

Come si riconoscono le cefalee derivanti da problemi dell’ATM?

La cefalea da disturbo temporo-mandibolare appartiene al gruppo della Cefalee secondarie, è quindi derivante da problemi clinici all’ATM e le sue strutture muscolo-legamentose. Colpisce il 10% della popolazione generale, soprattutto donne, tra i 18-45 anni, ed è spesso associata a stress, disturbi del sonno, problemi al rachide cervicale ed emicrania.

Quali sono i fattori di rischio?

I fattori di rischio per lo sviluppo di disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare,sono predisponenti, scatenanti e contribuenti, come:

  • alterazioni strutturali (morfologia alterata di condili, dischi, legamenti)
  • alterazioni funzionali (bruxismo, malocclusione, discinesia condilo-discale)
  • traumi (facciali, colpo di frusta, incidenti..)
  • disturbi sistemici (infiammatori e/o ormonali)
  • stress e disturbi psico-emotivi

 

Quali sono i sintomi?  

I sintomi dei disturbi dell’ATM possono variare, ma solitamente includono:

  • dolore mandibolare e/o facciale
  • difficoltà nell’aprire o chiudere la bocca
  • scricchiolii o click durante i movimenti
  • cervicalgia
  • cefalea
  • problemi di udito e acufeni
  • vertigini

Quali sono le possibili terapie? 

Il percorso riabilitativo è sempre personalizzato e può includere terapie strumentali, esercizio correttivo, tecniche di terapia manuale, trattamento posturale e strategie cognitivo-comportamentali. 

È infatti fondamentali educare il paziente sulla gestione del dolore, su possibili strategie di ergonomia posturale e la gestione degli eventuali stati psico-emotivi.

La fisioterapia strumentale può essere efficace nel trattamento del dolore con ultrasuoni, TENS, laserterapia e radiofrequenza.

Grazie alla terapia manuale il terapista può migliorare la mobilità e ridurre la tensione muscolare, con trattamento miofasciale e mobilizzazioni articolari. 

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