Cos’è l’artrosi alla mano?
L’artrosi è una patologia articolare degenerativa caratterizzata da alterazioni a carico della cartilagine e, nei casi più gravi, deformazioni ossee, che colpisce una o più articolazioni della mano.
Si presenta con dolore sordo e limitazione funzionale, e colpisce più frequentemente persone con più di 55 anni, ma non ne sono esenti anche persone più giovani, specie in seguito a traumi o interventi chirurgici.
Differenza tra Artrosi e Artrite
Artrosi e artrite vengono spesso confuse ma, pur essendo entrambe malattie reumatiche, sono patologie ben distinte.
- L’artrosi è il disturbo più comune tra i pazienti reumatici, si calcola che in Italia ne soffra, circa il 12% della popolazione e il 50% delle persone con più di 60 anni. È una malattia cronica, degenerativa e progressiva, che può colpire una o più articolazioni, più frequentemente quelle sottoposte al carico come anca, ginocchio, colonna vertebrale, mani. Non è una malattia infiammatoria ma è connessa all’usura delle cartilagini, per cui ne sono maggiormente colpiti gli uomini dopo i 40 anni e le donne sopra i 55 anni.
- L’artrite è invece una malattia infiammatoria di origine autoimmune che può colpire pazienti di ogni età, con origine degenerativa, settica, infiammatoria o metabolica. Si presenta con dolore, gonfiore, arrossamento e funzionalità limitata dell’articolazione colpita. Tra le artriti più comuni ritroviamo l’artrite reumatoide, l’artite psoriasica, il lupus eritematoso sistemico, la spondilite e la vasculite.
Cenni di anatomia della mano
La mano è una struttura anatomica complessa costituita da muscoli, tendini, legamenti e 27 ossa, che permette di effettuare movimenti quotidiani fondamentali come la prensione. È suddivisibile in 3 aree:
- Carpo: è la base ossea della mano, 8 ossa disposte su una doppia fila
- Metacarpo: 5 ossa lunghe delle quali distinguiamo una base, un corpo centrale e una testa che si articola con la falange prossimale.
- Falangi: lo scheletro di ogni dito è composto da 3 falangi, ad eccezione del pollice che ne possiede solo 2.
La funzionalità della mano è assicurata dalla muscolatura intrinseca (muscoli che risiedono totalmente nella mano) ed estrinseca (muscoli localizzati nell’avambraccio e connessi allo scheletro della mano attraverso tendini), mentre l’innervazione è assicurata dal nervo mediano, dal nervo radiale e dal nervo ulnare.
Quali sono le articolazioni della mano più a rischio
Le articolazioni maggiormente a rischio di artrosi sono quelle più sovraccaricate dai movimenti quotidiani, dotate di maggiore libertà di movimento e minor stabilità:
- articolazione trapezio-metacarpica
- articolazioni metacarpo-falangee
- articolazioni interfalangee prossimali e distali
Rizoartrosi
La rizoartrosi, o artrosi del pollice, è una degenerazione artrosica che colpisce l’articolazione trapezio-metacarpale, responsabile di movimenti fondamentali come aprire un barattolo o prendere un oggetto. Colpisce principalmente persone in età avanzata, di sesso femminile, che presentano in anamnesi un lavoro manuale usurante. I sintomi principali sono:
- dolore e indolenzimento alla base del pollice
- gonfiore
- rigidità articolare
- difficoltà nei movimenti di estensione, flessione, opposizione del pollice
Quali sono i sintomi dell’artrosi alla mano
L’artrosi di una o più delle articolazioni che della mano, si manifesta clinicamente con:
- dolore sordo
- limitazione funzionale dei movimenti
- rigidità mattutina
- gonfiore e deformazioni articolari.
Diagnosi
Durante la visita medica, lo specialista indagherà i sintomi e condurrà un esame fisico, prescrivendo, se necessario, accertamenti diagnostici.
Per la diagnosi e la stadiazione dell’artrosi ci si avvale delle radiografie, anche in più proiezioni, mentre le ecografie articolari sono utili nella diagnosi precoce e nel monitoraggio dell’evoluzione.
In cosa consiste il trattamento fisioterapico per l’artrosi alla mano
La fisioterapia per l’artrosi della mano prevede, come prima scelta, il trattamento conservativo. Tramite una combinazione di tecniche manuale, terapie strumentali (tecartecapia, laser ad alta potenza, ultrasuoni, elettroterapia antalgica) ed esercizi terapeutici, mira a ridurre i sintomi e migliorare la funzionalità della mano.